Che cosa significa?» …«il grande insegnamento della maschera è che ti obbliga a recitare col corpo, dal momento che ogni movimento dei muscoli facciali è cancellato, gli occhi stessi si vedono poco e appare solo la bocca, con il labbro inferiore e il mento. Tutto il resto del viso è quasi cancellato dalla maschera e questo ti costringe a sviluppare tutta un’azione mimica in sostituzione delle espressioni facciali». … « Per esempio, se indossi la maschera e la tocchi con le mani, la maschera “sparisce”, non ha più senso. La maschera ha bisogno di gesti diversi rispetto a quelli che puoi sviluppare se reciti senza: ad esempio, non puoi piangere strofinandoti gli occhi veramente, il gesto deve essere compiuto lontano dalla maschera al punto che il movimento delle spalle e del bacino deve essere abnorme rispetto a quando reciti senza la maschera. I comici dell’Arte dicevano che il bacino è il centro dell’universo: non solo per un attore di teatro, ma anche per le persone comuni. Dimmi come cammini, come ti muovi, come respiri, come muovi la tua anca sopra la gamba, come ti giri, come ti atteggi, la posizione di tutto il tuo corpo in rapporto alla tua maschera e ti dirò chi sei! Diceva un grande poeta inglese che un uomo quando ha la maschera non riesce più a mentire. Perché? Perché parlando con la maschera non può servirsi delle espressioni facciali, ma deve servirti di qualcos’altro: il gesto delle braccia, delle mani e dei piedi. E quello del corpo è un linguaggio che non vive di ipocrisia: è un linguaggio diretto, spietatamente onesto. Tutte queste cose le impari usando la maschera, allora perché a un certo punto è necessario distaccarsene? Il burattino e la marionetta, che sono “parenti” stretti della maschera, sono mossi da schemi meccanici, non più di quattro o cinque, come in una danza: la rovesciata, l’inchino, il gioco, il saltello. Allo stesso modo ogni maschera ha il suo linguaggio di espressioni e di gesti stereotipati: guai se un attore conservasse questo repertorio una volta sfilata la maschera!» … Con questa maschera ci ha raccontato che l’attore può raccontare di tutto se riesce recitare con la maschera fingendo di non averla. Fare teatro come se fosse televisione. Fare cinema come se fosse teatro. Fare musica come se fosse chissà cos’altro… Stare sempre da un’altra parte, portare in scena l’inaspettato. Se un artista riesce a essere “completamente folle”, come diceva lui, è possibile che sia anche incredibilmente credibile. (Fonte/ Foto web e comune-info.net)