Era il 2010 quando per la prima  volta entrai in contatto con il mondo della PDL, grazie a una formazione per insegnanti fatta dalla professoressa Aurora Floridia e ricordo che ne rimasi molto colpita, soprattutto per il grande accento posto sulla pronuncia della lingua (la formazione era in tedesco) e sull’uso iniziale della maschera neutra. La psicodrammaturgia linguistica (PDL), ideata da Bernard Dufeu nel 1992 è una metodologia didattica che si situa al crocevia tra lo psicodramma e la linguistica, e che unisce elementi di entrambe le discipline, per esplorare le dinamiche sociali e psicologiche attraverso il potere del linguaggio. Questa pratica offre uno sguardo particolare sulla comunicazione umana e sul modo in cui le parole possono influenzare i processi psicologici individuali e collettivi. Il termine “psicodrammaturgia linguistica” si compone di due parti chiave. Il “psicodramma”,  una forma terapeutica sviluppata da Jacob Levy Moreno, che utilizza l’azione teatrale per esplorare problemi personali e sociali e il termine “psicodrammaturgia” che riflette l’utilizzo del teatro come strumento terapeutico e infine, la “linguistica”  che si occupa dello studio scientifico del linguaggio e della comunicazione.

Un elemento chiave della psicodrammaturgia linguistica è l’analisi del discorso e del linguaggio non verbale. Gli esperti in questo campo studiano attentamente le scelte linguistiche, la prosodia, i gesti e le espressioni facciali per comprendere meglio le dinamiche sottostanti. Questa approccio consente di mettere in luce schemi comunicativi inconsci e di esplorare come le parole possano riflettere e influenzare la nostra esperienza emotiva. Come si legge nel sito dedicato a questa metodologia : “Nella psicodrammaturgia linguistica, si esplora il modo in cui le persone utilizzano il linguaggio per esprimere emozioni, risolvere conflitti e costruire la propria identità. Il teatro diventa un terreno sperimentale in cui le dinamiche interpersonali possono essere esplorate in modo vivido e immediato. Attraverso l’uso di role-playing e drammatizzazioni, i partecipanti hanno l’opportunità di mettersi nei panni degli altri e di esplorare nuovi modi di comunicare. A livello pratico, sono previsti esercizi di riscaldamento e di espressione derivanti dalla formazione attoriale, e l’uso di maschere durante i primi giorni di apprendimento. La maschera  facilita la concentrazione e la percezione delle precise caratteristiche prosodiche e articolatorie della lingua obiettivo, e ha anche una funzione protettiva. Una delle caratteristiche fondamentali della PDL è il suo orientamento verso i partecipanti e il gruppo, il che significa che si passa da quella che loro chiamano “una pedagogia dell’avere”, cioè centrata su contenuti e obiettivi, a “una pedagogia dell’essere”, orientata verso i partecipanti e il gruppo. (foto dal sito Web ufficiale di PDL Dufeu)

Per maggiori informazioni sulla PDL consultare la seguente sitografia:

https://psychodramaturgie.org/it/

https://psychodramaturgie.org/it/pubblicazioni/bibliografia

https://www.acontatto.com/it/il-metodo-la-psicodrammaturgia-linguistica/